Nel corso della cerimonia d’apertura dell’anno scolastico, il ministro ha sottolineato i suoi impegni e le priorità della scuola
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“La scuola deve valorizzare il merito” . Queste le parole che il Ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, ha utilizzato per affermare con forza quale deve essere lo scopo della scuola nel corso della cerimonia di apertura dell’anno scolastico che si è svolta ieri al Quirinale. Più volte è stata sottolineata l’importanza del merito che, anche secondo il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, va valorizzato di più, esortando i ragazzi a non credere nelle raccomandazioni.
VALORIZZARE IL RUOLO DEGLI INSEGNANTI, GLI EROI MODERNI Una giornata piena quella di ieri al Quirinale dove anche il ministro Profumo, proprio come gli studenti che si accingono ad iniziare un nuovo anno, si è impegnato parlando e sottolineando le priorità della scuola. Nel suo augurio agli studenti non si è fermato solo a loro. Le sue parole hanno incoraggiato anche gli insegnanti invitandoli a non mollare, specie in un periodo duro come quello che stanno vivendo. Li ha definiti “eroi moderni” per poi continuare ad incoraggiarli: “I nostri insegnanti meritano di più in termini di rispetto, formazione e carriera. Valorizzare e rilanciare il loro lavoro diventa una scelta strutturale per l'intera azione educativa. In futuro bisognerà ripensare il ruolo dei docenti perché a loro spetterà il compito, non solo di condividere le proprie conoscenze, ma anche di orientare gli studenti”.
LA SCUOLA: INCLUSIVA E CHE PREMI IL MERITO Nel discorso emergono chiaramente le priorità del ministro: “Una scuola che combatta la piaga della dispersione, sia più inclusiva, trasmetta il valore del rispetto e integri i ragazzi di qualunque nazionalità ed estrazione sociale. Mescolare ‘il sangue’, le idee, le esperienze sin dalla scuola ci darà cittadini del mondo capaci di vivere in pace e nella tolleranza”. Il ministero di Viale Trastevere sembra davvero deciso ad impegnarsi affinchè, nei prossimi mesi, la scuola veda la multietnicità come un valore e non come l’ennesima occasione di intolleranza.
IMPEGNARSI A COINVOLGERE I RAGAZZI Ormai, i ragazzi vivono a stretto contatto con le nuove tecnologie e le sanno utilizzare meglio degli adulti. L’informazione corre attraverso Internet diventando sempre più veloce, capillare ed interattiva. Se ne rende conto benissimo il ministro dell’Istruzione che invita gli insegnanti a coinvolgere maggiormente i loro studenti perchè “Impedirà loro di annoiarsi, di sentirsi costretti a conoscere il mondo solo da un’angolazione. Li preparerà meglio alla vita di relazioni che li attenderà dopo, e costituirà il necessario ponte tra sapere e saper fare, consentendo loro di affrontare con maggiore preparazione la società e il mondo del lavoro”.
EDILIZIA SCOLASTICA: LA MESSA IN SICUREZZA DELLE SCUOLE È UN DOVERE Così come Profumo si rende conto che i ragazzi vanno coinvolti con l’utilizzo delle nuove tecnologie, allo stesso modo sa che la scuola del futuro non può partire lì dove gli istituti sono costruzioni fatiscenti e che mettono a rischio l’incolumità degli studenti: “La messa in sicurezza degli edifici scolastici esistenti non più una scelta, ma un dovere che ci vede seriamente impegnati in un progetto a lungo termine che si sostanzierà da subito anche nella costruzione di nuove scuole, capaci di guardare al futuro della didattica senza dimenticare sostenibilità ambientale e risparmio energetico – afferma Profumo per poi concludere - ripartiamo da qui, tutti insieme. Dai sogni e dai bisogni dei ragazzi. La scuola o è per loro o non è”.