Il famoso e contestatissimo spot del Miur reinterpretato da un gruppo di studenti romani
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Il famoso spot del Miur “Porta a scuola i tuoi sogni” ha fatto discutere molto nelle scorse settimane, soprattutto per l’essere stato ambientato in una scuola privata. Le immagini, curate nel dettaglio, dello spot ministeriale sono state definite da molte persone come una offesa alla scuola pubblica, che sicuramente non è in quelle eccellenti condizioni che lo spot vuole far credere.
Lo spot del cine-tv Rossellini
Una personale reinterpretazione dello spot ministeriale, famoso per la voce narrante di Vecchioni. A realizzarlo sono stati alcuni ragazzi, ragazze e docenti dell’ Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione “Roberto Rossellini” di Roma, noto per essere l’unica scuola statale di cinema in Italia. I ragazzi hanno voluto raccontare la situazione della scuola italiana partendo proprio dalla loro, luogo nel quale hanno ambientato le loro riprese.
Dalle immagini patinate alla realtà: ecco la vera scuola pubblica
Niente lussuose scuole private, niente sofisticate attrezzature informatiche, tanta passione. Il video, pur ricalcando la falsariga di quello ufficiale, mostra la vera scuola italiana. Crolla quel senso di perfetto e patinato che tanto caratterizzava lo spot, cadono tonnellate di make-up che avevano reso una idea propagandistica e surreale della nostra istruzione, riportando tutti con i piedi per terra, nelle aule fatiscenti, con i muri coperti di scritte, i bagni rotti e i buchi nel pavimento. Nessun effetto speciale: studenti e insegnanti ci mettono la faccia, raccontano la propria storia e concludono con una frase di viva passione e speranza: “I sogni nascono anche qui… la vera scuola pubblica”.