MATURITA' 2017

Maturità alle porte, ma come si svolge? I maturandi non lo sanno

Maturità 2017: quanto ne sanno i ragazzi sull’esame? Solo per 8 studenti su 10 inizia il 21 giugno. Ma non è il solo punto debole: Skuola.net li ha messi alla prova su voto e composizione delle prove, e non sempre la loro risposta è stata quella giusta. Dati di Skuola.net.

06 Giu 2017 - 16:05
 © ansa

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Come sono strutturate e quanti punti assegnano le prove, come sono composte le commissioni, chi decide le tracce dell’esame di Stato: sono quelle “regole” che gli studenti, alla vigilia della Maturità 2017, dovrebbero avere ben presenti. Ma già dalle basi s’intuisce che le cose non sono proprio chiarissime: clamoroso che 2 maturandi su 10 non sappiano che la maturità 2017 inizi il 21 giugno. Ma è solo l’aspetto che balza di più agli occhi. A dirlo è una web survey di Skuola.net su circa 2mila maturandi.

Maturandi confusi sui punteggi delle prove d'esame
In pochi, ad esempio, sanno a quale punteggio corrisponde la sufficienza al colloquio orale: più di 1 maturando su 2 (il 57%) sostiene che sia 18. Ma, regolamento alla mano, al candidato considerato ‘sufficiente’ non può essere attribuito un voto inferiore ai 20 punti su 30; a saperlo però è solo il 35% di chi tra poco dovrà sostenerlo. Gli studenti sono decisamente più preparati sulle prove scritte: il 72% sa bene che per essere valutati sufficienti in ognuno dei tre scritti non si deve scendere sotto i 10 punti (sui 15 a disposizione per ogni prova). Disorientato ‘solo’ il 28% che sbaglia la risposta.

Chi decide le materie di seconda prova? Solo 3 su 4 sanno che è il Miur
I dubbi rimangono anche sulla composizione delle commissioni. Meno di 3 studenti su 4 (il 72%) sanno che di fronte si troveranno un presidente e 6 commissari (3 interni e 3 esterni), mentre 1 su 10 è ancora convinto che saranno 8 (4 interni e 4 esterni) e l’11% che arriveranno addirittura a dieci (5+5). Le cose non cambiano neanche quando si affronta l’argomento ‘materie’ oggetto di seconda prova. Se, infatti, la stragrande maggioranza (76%) sa che spetta al Ministero decidere su quali argomenti verteranno le tracce, c’è anche un 9% che immagina sia un compito delle singole commissioni. Il 5% addirittura ‘ufficializza’ la regola (non scritta) dell’alternanza delle materie protagoniste dello scritto di indirizzo.

Le tracce della terza prova: compito del Ministero o dei commissari?
Non va meglio per le tracce della terza prova. Norma vuole che sia l’intera commissione a deciderle, in base ai programmi svolti dalle singole classi. Peccato che ne sia al corrente appena il 59% dei maturandi. Per 1 su 10, invece, la decisione spetta solamente ai commissari esterni. E il 22% – sbagliando - si aspetta tracce elaborate dal Miur. Non sfugge la prima prova: solo il 65% degli studenti sa che potrà scegliere tra quattro tipologie diverse di traccia (analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale, tema storico e d’attualità). Per gli altri, la prima prova sarà una (ci auguriamo, bella) sorpresa.

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