EDILIZIA SCOLASTICA

Sicuri a scuola? Non proprio: 1 studente su 3 si sente in pericolo

In occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, Skuola.net ha chiesto a 5mila studenti come giudicano l’edificio che ospita il proprio istituto. Solo il 37% afferma che la struttura è in buone condizioni. Il 30%, invece, teme per la propria incolumità. Pulizia di aule e bagni da rivedere. I riscaldamenti funzionano a singhiozzo.

21 Nov 2017 - 16:53
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Quando si parla di edilizia scolastica si ha l’abitudine di citare numeri, dati, obiettivi, risultati. Quanto sono sicure le scuole che accolgono i ragazzi? Sono solide oppure strutturalmente instabili? Qual è il livello di pulizia di aule, corridoi e bagni? La manutenzione viene fatta regolarmente? Tutte domande a cui rispondono in tanti, tranne i diretti interessati: gli studenti. Per questo, in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole - introdotta dalla legge 107/2015 (la Buona Scuola) e celebrata il 22 e 23 novembre – Skuola.net ha voluto chiedere proprio a 5mila di loro come giudicano l’edifico in cui entrano tutte le mattine.

Un terzo degli studenti non si fida della propria scuola
I ragazzi si sentono al sicuro? Non proprio, visto che solo il 37% afferma che la struttura è in buone condizioni. Il 30%, invece, teme per la propria incolumità. Mentre 1 su 3, pur essendo più fiducioso, ammette che la propria scuola non si presenti nel migliore dei modi. Forse perché la manutenzione scarseggia. Un terzo degli studenti (32%), infatti, sostiene che nell’ultimo anno l’edificio che ospita la scuola non è stato interessato da interventi ordinari. Un dato che, a dispetto del sentire comune, non conosce distinzioni geografiche: la situazione è uguale in tutta Italia.

La manutenzione? C'è ma non si vede
E dove la manutenzione viene effettuata (ovvero nel 68% dei casi)? La maggior parte delle volte si tratta si riparazioni di muri o di parti della struttura (16%) oppure di ritinteggiatura delle pareti (16%). Meno curato, invece, l’impianto idraulico (9%). Interventi che, nel 18% dei casi, si sommano tra di loro a geometria variabile. Ma che solo in 1 caso su 10 (9%) sono stati fatti tutti quanti negli scorsi dodici mesi. Tra l’altro, laddove la manutenzione c’è, questa non sempre raggiunge l’obiettivo: per il 23% degli studenti intervistati non ha portato miglioramenti (pare soprattutto al Sud, dove il dato tocca quota 30%). Solo in 1 caso su 4 (26%), al contrario, il volto della scuola è cambiato in positivo (al Nord si sale al 33%, al Centro-Sud non si arriva al 20%). Nel restante 51% le migliorie sono avvenute solamente in parte.

Basso il rischio di infiltrazioni d'acqua
Scuole che, comunque, sembrano reggere all’attacco degli agenti atmosferici: il 62% dei ragazzi non riporta episodi di infiltrazioni d’acqua (il 70% al Nord). Ma è da tenere lo stesso in considerazione che nel 9% dei casi le ‘piogge’ all’interno dell’edificio pare siano frequenti. E che nel 29% si verifichino a macchia di leopardo nelle varie aree dell’istituto. Numeri che, tra l’altro, al Centro e al Sud tendono ancora una volta verso il segno negativo: qui le scuole con infiltrazioni arrivano a sfiorare la metà del campione (rispettivamente il 42% e il 46%).

La pulizia scarseggia, soprattutto nei bagni
Decisamente male il capitolo ‘pulizia’: quasi un quarto degli studenti coinvolti nell’analisi – il 23% - giudica ‘pessimo’ il livello igienico della propria scuola. Un altro 40%, invece, gli dà solo la sufficienza. Solo per il 27% dei ragazzi l’esito del sopralluogo è ‘buono’. Appena il 10% ritiene la pulizia della scuola ‘ottima’. Ancora peggio la situazione dei bagni: il 34% li boccia su tutta la linea (con un picco del 42% al Sud), il 38% li salva solo in parte. Poco più di 1 ragazzo su 4 gli dà un voto buono (21%) o ottimo (7%).

I riscaldamenti funzionano a singhiozzo 
Tra gli altri aspetti spesso discussi quando si affronta il tema edilizia scolastica c’è sicuramente il riscaldamento. E, anche qui, il quadro non cambia: i termosifoni funzionano normalmente solo per il 44% degli studenti. Gli altri, invece, segnalano anomalie di vario genere: il 28% dice che l’impianto si rompe spesso o non funziona proprio. Per il 20% i caloriferi sono accesi ma la temperatura è troppo bassa. Per l’8% l’esatto contrario: è troppo alta.

Uscite di sicurezza: scuole quasi promosse
Leggermente meglio l’andamento sul fronte ‘uscite di sicurezza’: nel 41% delle scuole pare siano aperte e senza ostacoli che impediscano il deflusso delle persone in caso di pericolo; mentre nel 33% dei casi sono funzionanti la maggior parte di esse, garantendo in qualche modo l’uscita. Il 19% degli studenti, però, riporta che nel suo istituto molte uscite sono impraticabili. Il 7% addirittura che nell’edificio non sia presente neanche un’uscita di sicurezza. Inoltre, il 35% dei ragazzi racconta che, nell’ultimo anno, la propria scuola non ha organizzato un’esercitazione antincendio.

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