Il terzo scritto di maturità, inserito per l’ultimo anno tra le prove d’esame, si conferma quello più copiato. La metà degli studenti non l’ha svolto da solo: c’è chi ha fatto un compito ‘di gruppo’, chi ha consultato i foglietti e chi Internet. Anche i prof hanno aiutato
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Più che di uno scritto di maturità si è trattato di un lavoro di gruppo. L’ultima terza prova dell’esame di Stato, prima che la riforma figlia della ‘Buona scuola’ la mandi in pensione, in molte classi si è svolta in un clima decisamente ‘collaborativo’. Così, se alla vigilia del cosiddetto quizzone 3 studenti su 5 rivelavano di aver avuto anticipazioni dai commissari, in occasione dello svolgimento della prova i ragazzi sono andati anche oltre. Oltre 1 maturando su 3 (il 34%) – tra i circa 1000 che hanno partecipato a una web survey di Skuola.net, subito dopo aver sostenuto il terzo scritto – ha infatti ammesso di aver risposto ai quesiti proposti consultandosi con i compagni di classe.
Il terzo scritto ancora una volta il più copiato
Ai copioni di gruppo, poi, si deve aggiungere un 8% di studenti che ha attinto ai classici bigliettini preparati alla vigilia del test e un altro 4% che ha consultato Internet dallo smartphone. La terza prova si conferma, dunque, lo scritto più copiato di tutti: sommando le varie ‘tecniche’ adottate, praticamente la metà dei maturandi ha completato il compito solo grazie all’aiutino esterno.
Anche i commissari aiutano
Una prova, quella multidisciplinare, che ha visto un ruolo attivo anche da parte dei docenti presenti in aula. Non mancano i casi in cui sono stati i professori a suggerire qua e là degli indizi per rispondere correttamente alle domande: il 36% lo avrebbe fatto col contagocce, il 15% con maggiore generosità. Solamente il 49% dei commissari, invece, si sarebbe mostrato incorruttibile, respingendo al mittente qualsiasi tipo di richiesta d’aiuto. Ma, a prescindere dagli aspetti pratici, come hanno trovato i maturandi quest’ultima terza prova? La maggior parte (53%) l’ha valutata in linea con le attese. Il 20%, invece, l’ha giudicata addirittura più facile del previsto. Ma più di 1 su 4 (27%) è andato in crisi perché pensava fosse meno complicata.
Dopo gli scritti bando alle distrazioni
E ora che gli scritti sono finiti – ma non per tutti visto che, laddove si sono svolti i ballottaggi delle elezioni amministrative, la terza prova si terrà mercoledì 27 giugno - come si regoleranno gli studenti? Staccheranno la spina prima di ricominciare il ripasso per l’orale oppure tenteranno di mantenere alta la tensione per evitare brutte sorprese? Non c’è dubbio: la stragrande maggioranza dei maturandi – il 70% - proseguirà la preparazione con lo stesso ritmo tenuto sinora. Appena il 30%, al contrario, inizierà a gustarsi un antipasto di vacanze; ma solo per un giorno, giusto il tempo di rigenerarsi in vista del rush finale.