"Il ponte delle spie", la guerra fredda vista da Steven Spielberg
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Esce in Italia il film con Tom Hanks ispirato a un fatto realmente avvenuto a fine anni 50 in un momento di forte crisi di rapporti tra Usa e URSS
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Arriva nei cinema italiani "Il ponte delle spie", nuovo film di Steven Spielberg ispirato a un fatto realmente avvenuto alla fine degli anni 50, in piena guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Protagonisti del film sono Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan e Alan Alda. Tgcom24 vi offre una clip in esclusiva.
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Drammatico thriller a sfondo storico, "Il ponte delle spie" narra la storia di James Donovan, un avvocato assicurativo di Brooklyn, che si ritrova catapultato nella Guerra Fredda, quando la CIA lo recluta per negoziare il rilascio del pilota americano dell'aereo spia U-2 catturato dai sovietici.
Nel corso della sua carriera Steven Spielberg si è occupato spesso di importanti avvenimenti storici. E la Guerra Fredda ha imparato a conoscerla in casa, sin da bambino, dal momento che suo padre gli parlava dell’acredine e della sfiducia che esisteva fra Stati Uniti e Unione Sovietica. "Mio padre era andato in Russia durante la Guerra Fredda, dopo la cattura di Francis Gary Powers - ha raccontato il regista -. Mio padre e altri tre colleghi della General Electric stavano facendo la fila per vedere i resti dell'aereo spia U2 che i russi avevano messo in mostra per chi volesse vederli, e che comprendevano anche l'uniforme da volo e il casco di Powers. La fila era molto lunga, ma a un certo punto due militari russi si avvicinarono a lui e ai suoi amici, chedendo loro i documenti; quando si resero conto che erano americani, li portarono all’inizio della fila, non per agevolarli, ma per indicargli i resti dell’aereo e ripetergli, più volte, con astio: 'Guardate cosa sta facendo il vostro Paese!' Poi restituì i passaporti a tutti e quattro". "Non ho mai dimenticato quella storia - dice Spielberg - così come non ho dimenticato ciò che è accaduto a Francis Gary Powers".