La cantante nuda in copertina del suo cd i cui proventi andranno alla lotta al cancro al seno
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E' uscito "Sponsorizzata", il nuovo album di Fiordaliso. Un cofanetto contenente due cd (uno di inediti e uno di successi del passato) e un dvd live. In copertina Fiordaliso appare in topless e con alcuni sponsor tatuati sulla pelle. "Ci sono due messaggi importanti - dice lei a Tgcom24 -. Grazie agli sponsor il cofanetto ha un prezzo speciale e inoltre tutti i ricavati andranno alla lotta contro il cancro al seno".
Dopo sei anni di successi in teatro, Fiordaliso torna così alla discografia. Con un progetto importante, perché "Sponsorizzata" coincide con i suoi trent'anni di carriera e perché per l'occasione vuole impegnarsi a fare del bene alla musica e alle donne. Per far questo non ha esitato a spogliarsi "vestendosi" solo degli sponsor che, una volta tanto, non sono occulti ma chiari ed espliciti. Anzi, urlati. "Grazie a loro sono riuscita a farmi pagare il disco in modo che questo cofanetto, benché sia così ricco, esce a soli 9.90 euro - spiega lei -. Un modo per cercare di fare comprare ancora i cd alla gente".
E poi c'è l'aspetto benefico...
Tutto il ricavato andrà alla lotta contro il tumore al seno. E' importantissimo far passare il messaggio che la prevenzione è importante. Oggi come oggi sono le donne di trent'anni ad essere colpite da questa malattia perché l'età si è abbassata di molto. Il problema è che le trentenni non lo sanno, non ci pensano e quindi non vanno a fare la visita di screening. Dobbiamo far passare il messaggio che anche le donne di 30 anni devono farsi la visita perché se preso in tempo questo tumore ha una percentuale del 99% di guarigione. Non bisogna aver paura, perché si guarisce. E poi andate a farvi la visita.
Come è nata la foto della copertina?
E' una foto molto semplice che è stata utilizzata per la campagna contro il cancro al seno. Io sono in topless, mi abbraccio il seno e sono sorridente per far passare il messaggio che non si deve aver paura di andare dal dottore. Abbiamo ripreso quella foto e mi sono fatta tatuare sulla pelle gli sponsor che mi hanno aiutata. La pubblicità urlata per salvare la musica e fare beneficenza.
Chi ha avuto l'idea delle sponsorizzazioni?
E' nato tutto dalla mia mente malata. Mentre corro ascolto la radio e penso. E mi vengono queste idee folli nella testa.
Nell'album di inediti alcuni dei brani sono scritti da autori esordienti.
Sono tre anni che mi faccio mandare provini e ascolto pezzi e alla fine ho scelto questi tre autori attraverso il web. Nella vita fanno tutt'altro ma per me hanno scritto tre pezzi dell'album, tra cui il primo singolo, "Oltre la notte". Non significa nulla essere professionisti e farlo di lavoro, quella che conta è la passione. Ho scelto solo cose che mi piacevano senza pensare ad altre cose.
Hai altri progetti in cantiere?
Da gennaio sarò a teatro con Franco Rossi, con la regia di Max Ventura. Faremo un testo molto divertente in cui si parla della comunicazione difficile dei dottori con i loro pazienti. A un certo punto io farò un sogno virtuale e ci saranno quattro dottori veri con i quali metterò in piedi un talk show virtuale con la gente del pubblico, alla quale farò chiedere cosa non capiscono, cosa devono fare, quando fare gli esami ecc.
Un teatro a metà tra intrattenimento e servizio...
Alla fine mi daranno un diploma da infermiera. Quella per la salute è diventata la mia prima battaglia. Ho deciso di fare cose sociali affiancate a cose divertenti, perché se fai solo l'impegnata la gente non ti segue, non è ancora preparata. Con musica e divertimenti si possono mandare dei messaggi. Salute della discografia? E' morta.
A proposito di salute, come vedi quella della discografia italiana?
A voler essere buoni possiamo dire che è in coma. Questo cd l'ho fatto perché era un'occasione speciale. Siamo sotto natale poi c'è un libretto molto bello con tantissime foto, la maggior parte delle quali fatte dai miei fan. Ma in condizioni normali il cd è morto, ormai è tutto nell'aria.
Il cd è morto ma mai come oggi si sente musica ovunque. Non è un paradosso?
La gente non può rimanere senza musica. Grazie all'aria, come chiamo io la Rete, chiunque può fare musica. Se vuoi farti un disco te lo fai in casa e lo metti su internet. Prima c'era tutta una trafila lunghissima. Certo, servirebbe poi della pubblicità per arrivare e farti conoscere, ma se sei bravo, con il passaparola ce la puoi fare lo stesso.
Quindi non vedi Internet come il male assoluto...
Internet da una parte ha ammazzato la musica, dall'altra ha dato la possibilità a molti giovani di farla anche senza grandi mezzi. Siamo nella terra di mezzo. La musica non morirà mai. Quindi io sono tranquilla. La gente non può rimanere senza la colonna sonora della propria vita.