Si trovava a Montreux, in attesa di fare un nuovo concerto. La salma venerdì in Italia
© Ufficio stampa
Il mondo della musica è sotto shock per la scomparsa improvvisa di Lucio Dalla. Il cantautore bolognese è stato stroncato da un attacco cardiaco mentre si trovava in Svizzera per una serie di concerti. Avrebbe compiuto 69 anni il prossimo 4 marzo. L'ultima apparizione è stata al Festival di Sanremo dove si era presentato in gara accanto a Pierdavide Carone.
Secondo quanto si è appreso, Dalla mercoledì sera stava bene ed era andato a dormire sereno dopo aver fatto regolarmente un concerto. La salma del cantante, che al momento si trova a Losanna presso la cappella del servizio di pompe funebri del comune, dovrebbe essere rimpatriata venerdì in Italia. E' quanto si apprende dagli ambienti consolari italiani che stanno seguendo la vicenda in Svizzera. Il feretro sarà trasferito a Bologna.
Proprio nella sua città natale si svolgeranno i funerali che, secondo quanto riportato dall'avvocato di Dalla, Eugenio D'Andrea, potrebbero tenersi domenica, nel giorno del sessantanovesimo compleanno del cantante. In assenza di parenti prossimi al cantante, è proprio D'Andrea, insieme allo staff storico di Dalla, che sta espletando tutte le pratiche legate alla morte del cantautore e sta organizzando il trasferimento della salma e le esequie.
Nato a Bologna il 4 marzo 1943 (celeberrima la sua omonima canzone, tratta da un testo della poetessa Paola Pallottino, che gli valse il terzo posto assoluto proprio sul palco dell'Ariston nel 1971), Lucio ha sfiorato i 50 anni di carriera artistica. Nato come musicista jazz, esordì con il gruppo "Gli idoli", con i quali incise il suo primo album, intitolato "1999", pubblicato nel 1966. Nello stesso anno esordì a Sanremo con un brano dell'album, "Quand'ero soldato" e "Paff....bum!".
A Sanremo, Dalla fece ritorno l'anno seguente, con "Bisogna saper perdere", abbinato con i Rokes di Shel Shapiro. Proprio quello, il 1967, fu anche l'anno del suicidio di Luigi Tenco, che collaborò con Dalla per uno dei testi del primo disco, "Mondo di uomini", e con cui il cantautore aveva stretto amicizia.
Dalla inizia una collaborazione col poeta bolognese Roberto Roversi, che durò quattro anni e che la critica definì come fondamentali per la musica italiana. Dall'importante sodalizio uscirono album come "Anidride solforosa"; nel 1976 però, il sodalizio si incrinò quando Lucio concepì "Il futuro dell'automobile e altre storie", uno spettacolo teatrale trasmesso anche dalla Rai. Dalla, spinto dalla casa discografica, raccolse in un nuovo disco parte delle canzoni che ne facevano parte, contro il volere di Roversi che di conseguenza decise di non firmare l'album.
Nel 1975 inizia un'importantissima fase che consacra Lucio Dalla alla musica d'autore italiana. A partire dalla collaborazione con De Gregori, con il quale l'anno precedente tenne alcuni concerti, insieme ad Antonello Venditti e Maria Monti e da cui fu tratto il disco dal vivo "Bologna 2 settembre 1974". I due scrissero insieme la musica per "Pablo", che De Gregori inserì in "Rimmel", e per "Giovane esploratore Tobia", inclusa l'anno dopo in "Bufalo Bill". Da qui, l'ascesa di Lucio Dalla nell'Olimpo dei più grandi. da "Com'è profondo il mare" del 1977 ad un album ancora piu' di successo, "1979", che include successi come "Anna e Marco", "L'ultima luna", "L'anno che verrà".
(CONTINUA NELLA PAGINA SEGUENTE)
Nel 1988 Lucio Dalla inizia un'altra grandissima, importante collaborazione con Gianni Morandi, che da inizio ad una vivida fase della sua carriera. Il duetto crea l'album 'DallaMorandi', disco (con inediti scritti da Mogol, Mario Lavezzi, Battiato, Stadio e Ron) e lunghissimo tour (anche all'estero) nel quale i due miti della musica italiana, accompagnati (per l'ultima volta) dagli Stadio interpretano ciascuno i brani dell'altro in uno scambio in cui raccontano la loro storia e incantano il foltissimo pubblico.
Dal tour verrà tratta anche una vhs/dvd della data invernale registrata a Venezia e un ulteriore album (singolo) intitolato "DallaMorandi in Europa" (brani tratti dal doppio album). L'avventura Dalla-Morandi chiude definitivamente, e con qualche polemica, la lunga collaborazione tra Dalla e gli Stadio e lancia la giovanissima Angela Baraldi, presente nei concerti come corista e in seguito affermatasi come cantante solista (inizialmente prodotta proprio da Dalla) e anche attrice.
Negli anni 90 il cantautore bolognese abbandona gli istrionismi e inizia a guardare ai giovani con sempre piu' interesse, dinmostrando una modernita' musicale ed umana di grande spessore. Da "Attenti al lupo" con Ron a "Canzone" con Samuele Bersani, a Cesare Cremonini, Biagio Antonacci, Vasco Rossi, Enzo Iacchetti, Carmen Consoli, Tosca: tutti vogliono collaborare con il suo talento e la sua sensibilità.
I suoi album già in testa su iTunes
A poche ore dalla notizia della morte di Lucio Dalla, la sua musica è già in vetta ad iTunes. Tra gli album le raccolte The best of Lucio Dalla e 12000 lune sono balzate rispettivamente al primo e al secondo posto, è al settimo c'è 'Lucio Dalla', l'album del 1979 che contiene brani come Anna e Marco e L'anno che verrà. Tra i singoli, per ora, guardando solo alle prime venti, il cantautore è quinto con Caruso, 11/o con 4 marzo 1943, 12/o con Nanì, il brano presentato a Sanremo con Pierdavide Carone, 17/0 con Piazza grande, 18/o con Canzone e 19/o con un'altra versione di Caruso.