Il regista Federico Brugia ha diretto la cantante e moglie in "Tutti i rumori del mare"
© Olycom
Il regista Federico Brugia ha presentato al BIF&ST - Bari International Film Festival il primo lungometraggio "Tutti i rumori del mare". Nel cast ci sono la moglie Malika Ayane e Rocco Siffredi. La cantante di "Ricomincio da qui" e "Come foglie" ha spiazzato tutti per il nuovo look: i capelli nerissimi hanno lasciato posto a una chioma bionda e nel film è una donna con la pistola. "La sua tenacia la porterà lontano", dice Federico a Tgcom24.
E' la seconda volta che dirigi Malika (prima c'è stato il cortometraggio Perfetta; ndr) , perché hai pensato a lei per "la donna con la pistola"?
Io penso che i grandi artisti, a partire da Liza Minnelli, Barbara Streisand, Frank Sinatra, non possano essere incasellati. Malika è una grandissima cantante, in primo luogo ma è un'artista a tutto tondo, che mi onora della possibilità di scoprire lati finora nascosti. La sua tenacia e la serietà con cui affronta ogni prova la porteranno lontano. Ne sono sicuro e lo dico da regista!
Come mai la scelta del titolo "Tutti i rumori del mare"?
I rumori del mare sono come le emozioni, che arrivano quasi sempre senza una logica comprensibile. Il protagonista del film è un uomo che ha deciso di allontanarsi dalle emozioni della vita. Le teme. Ha paura di non poterle controllare.
Da dove è partita l'idea di un mr X che si ritrova nel traffico di oggetti e persone?
Il film registra il percorso del protagonista (interpretato dal bravissimo Sebastiano Filocamo) nel suo inesorabile recupero della sua vita. Nora, la ragazza che dovrebbe accompagnare in Italia gli dà modo di innescare una serie di ricordi che lo portranno a rimettersi in discussione.
Qual è stata l'accoglienza al BIF&ST – Bari International Film Festival?
Io sono molto soddisfatto. Essere lì è stata un'emozione grandissima. Ho avuto la fortuna di vedere un film che ho voluto fare con tenacia, al punto di esserne anche produttore, proprio in un festival che si adatta così bene a questo genere di cinema. Il mio film è in qualche modo una sorta di dichiarazione d'amore al cinema e alla vita.
L'atmosfera sospesa del film è voluta per lasciar agli spettatori di "interpretare" a loro modo le suggestioni del film?
E' proprio così… ci sono degli spazi lasciati volutamente vuoti, che ogni spettatore potrà riempire con ciò che gli deriva dal suo vissuto. Non è un film a tesi. E' un film che non giudica, piuttosto osserva, e chiede allo spettatore di entrare a far parte di questo percorso.
Com'è nata la collaborazione con Rocco Siffredi?
Rocco è un amico. Oltre che un mito della mia ahimè lontana adolescenza! E' stato divertente avere l'onore di ospitarlo sul mio set, in un film "intimista" come amano definirlo. E' una strizzata d'occhio, così come lo è il piccolo ma importantissimo cameo che mi ha regalato mia moglie.
Quali sono i tuoi registi di riferimento italiani e stranieri?
Sarebbe un elenco lungo. Mi limito a citare Scorsese, Antonioni, e, tra i nomi più recenti, Sorrentino e Paul Thomas Anderson.
Hai in cantiere già il prossimo progetto?
Sto già pensando al mio secondo film. Vorrei girarlo proprio in Puglia, nella regione che ha ospitato il mio debutto. E per il ruolo femminile sto aspettando la risposta di una famosa cantante...Vediamo se accetta!