Il cantante traccia un bilancio del suo disco "Solo 2.0" e del tour creato con Elisa
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Marco Mengoni ha concluso la seconda parte del tour nei teatri, nata dalla collaborazione con Elisa, e salutato i fan agli Mtv Days di Torino. Ora si pensa già al futuro. Così tra la volontà di studiare inglese e ritrovare l'ispirazione per creare un disco "misto soul e pop", ha chiesto a Fabri Fibra di collaborare. Nell'ultimo cd "Solo 2.0" ci aveva messo la faccia ma ha imparato una cosa: "Devo farmi i ca... miei!", rivela a Tgcom24.
Quanto c'è di vero nella possibile collaborazione con Fabri Fibra che in "Non ditelo" aveva scritto "Secondo me Mengoni è gay ma non può dirlo"?
E 'vero che ho chiesto alla Sony di poter collaborare con lui. Adoro il rap e secondo me le prime cose che ha pubblicato Fabri sono bellissime.
Qual è il tuo bilancio del secondo tour teatrale che è nato dalla collaborazione con Elisa?
Ha mostrato la mia anima più positiva, grazie anche a una scaletta più soul e blues, sono tornato alle mie radici. Questa esperienza è servita anche per mettere a fuoco quello che potrebbe essere il prossimo album. Ossia una bella miscela tra r'n'b e pop.
Dunque il disco lo inciderai con Elisa?
Lei e il compagno Andrea Rigonat sono molto occupati al momento. Il tour l'abbiamo messo su praticamente su Skype ma c'è stato un giorno in cui ci siamo ritrovati in studio per una jam session. E' stato fantastico! Voglio ricreare quei momenti e spero che Elisa sia disponibile per il disco.
E ora che farai?
Mi uccido (ride, ndr). Scherzi a parte, ho già delle idee per le nuove canzoni. Devo solo mettere a fuoco il tutto e buttarmi nel progetto in un momento creativo. Ma devo aspettare il momento giusto così mi impegno come si deve.
Progetti per l'estate?
Vorrei imparare l'inglese...
Andrai anche tu a New York come Alessandra Amorso?
Ma noo! E' inflazionata New York... 'ce vanno tutti (ride, ndr).
Quando hai pubblicato il disco precedente "Solo 2.0" hai dichiarato "ci ho messo la faccia, mi prendo tutte le responsabilità, comunque vada". Nel senso che hai fatto tutto da solo dal cd al primo tour nei palazzetti. Cosa hai imparato da questa esperienza?
Ho imparato a farmi i cazzi miei! Per favore metti questa frase nel titolo dell'intervista.