La stella emergente del cinema francese si è avvicinata al set per combattere la timidezza
© Da video
Lola Créton, 19 anni, giovane protagonista di "Qualcosa nell'aria" - film di Olivier Assayas in uscita il 17 gennaio - confessa a "Io donna" di essere diventata attrice per 'necessità mediche': "Ero una bambina timida, oltre la media. Uno psicologo aveva detto ai miei genitori che il cinema avrebbe potuto funzionare come una terapia, sarebbe stato un buon modo per tirarmi fuori dall’isolamento, per aiutarmi a combattere la timidezza".
"Nel cinema è normale essere solitari. Quando fai un film devi per forza trovarti da sola faccia a faccia con i sentimenti, le emozioni. Io sul set mi sento bene". Per la stampa francese Lola è l'actrice qui monte, in ascesa, e allo scorso festival di Venezia (dove il film era in concorso) ha strappato applausi convinti.
In "Qualcosa nell'aria" interpreta la giovane Christine che, insieme al fidanzato Gilles (Clement Metayer), percorre l' Italia negli anni post-sessant'otto. "Credo che negli anni Settanta qualcosa si sia sbloccato nelle relazioni - racconta l'attrice a "Io donna" - Molte cose che fino a quel momento sarebbero sembrate strane, da allora sono diventate normali, le abbiamo accettate. Il bisogno di libertà delle ragazze, la voglia di stare dentro rapporti più egualitari".
"Per capire meglio quel periodo ho visto dei documentari alla tv. I miei genitori e i miei nonni me ne avevano parlato - continua la Créton- C'era l'utopia, la solidarietà. Si decideva tutto insieme e si credeva davvero che fosse possibile cambiare il mondo. Oggi viviamo in un'epoca senza più sogni. Siamo soli e impauriti, manca la fiducia. E' un peccato aver deciso di non credere più in niente".