Il singolo "I See You" spopola nelle radio e nelle classifiche, Tgcom24 ha incontrato il cantante Justin Taylor
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Arriva il ciclone Jutty Ranx. Il primo singolo del gruppo ha ottenuto risultati oltre più ogni rosea previsione, passando su tutti i network radiofonici e raggiungendo i vertici delle classifiche pop e generale di iTunes. "E' una cosa sbalorditiva - dice a Tgcom24 il cantante Justin Taylor -. Non ho mai fatto musica pensando di venderla. Ci siamo fatti conoscere grazie alla Rete e ai concerti: per noi il momento live è fondamentale".
Reduci da un passaggio promozionale a Milano, dove hanno scaldato il pubblico con uno showcase travolgente durato ben oltre il previsto a forza di richieste della gente entusiasta, i Jutty Ranx si godono questo momento di popolarità e successo in attesa di dare seguito al loro primo singolo, "I See You", con l'album di esordio.
Come è iniziata la vostra avventura?
Jacko, il mio partner, il produttore dei Jutty Ranx, è finlandese. Ci siamo conosciuti grazie a una canzone che ha fatto con mio fratello, "Dance Dance Dance". Mio fratello mi disse che dovevo assolutamente conoscerlo. È stato lui a organizzarci una sorta di appuntamento al buio. Ci siamo incontrati un pomeriggio e abbiamo composto registrato la nostra prima canzone. Era il 2009. Un anno e mezzo dopo Jacko si è trasferito a Los Angeles. Quella canzone la si può trovare su YuoYube. friend, Beats & Style featuring Justin Taylor.
All'epoca ti presentavi ancora come Justin Taylor. Come mai sei diventato Jutty?
Jutty era il mio soprannome quando ero molto piccolo. Molta gente continuava a chiamarmi così anche da adulto ed era piuttosto imbarazzante. Ma ad un certo punto ho deciso di abbracciare questo nome invece di rifiutarlo. Una volta che decidi di essere te stesso, che prendi coscienza di te stesso, è un momento speciale. E Jutty Ranx è esattamente quello che sono.
La vostra musica mescola diversi stili in modo piuttosto inusuale...
Io e Jacko abbiamo la stessa età e penso che nel corso degli anni abbiamo seguito la stessa musica. Può essere banale ma la nostra formula, ammesso ce ne sia una, è quella di non usare nessuna canzone come punto di riferimento. Anche nell'album abbiamo cercato di fare di ogni canzone un momento di originalità, facendo combaciare i testi alle musiche cercando di mantenerli a un alto livello qualitativo.
Quali sono le tue fonti di ispirazione per i testi?
Amore, sesso. Essere innamorati di una persona ma del mondo in generale, delle belle cose. Se pensi alle cose splendide che ci sono nella vita è semplice venire ispirati. Non può esserci mancanza di argomenti da trattare quando hai di fronte un mondo così bello e così terribile al tempo stesso.
Per un gruppo emergente come il vostro le nuove tecnologie e il web aiutano a farsi conoscere?
Credo sia più facile di una volta se hai qualcosa di buono. Se hai della musica che è senza dubbio valida, la Rete la prende e distribuirla attraverso i vari canali può essere più semplice raggiungere rapidamente molte persone. Noi comunque puntiamo molto sull'esperienza live, nonostante la nostra musica comprenda una forte componente di elettronica. I social media sono una specie di mostro: se riesci a domarlo va tutto a tuo vantaggio ma altrimenti rischi di esserne divorato...