Chiusa la camera ardente a Roma, non saranno annullati gli show già in programma ma saranno usati per celebrare il cantautore
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Chiusa la camera ardente in Campidoglio che ha visto sfilare moltissima gente per il saluto a Franco Califano, il cantautore romano morto sabato sera. Intanto i sette concerti che "Il Califfo" aveva in programma per aprile "non sono stati annullati dai teatri, ma diventeranno dei tributi in sua memoria". Lo ha annunciato Alberto Laurenti, chitarrista e collaboratore artistico dell'artista.
"Dei sette concerti - ricorda - due si svolgeranno a Roma, ai Parchi della Colombo e al Dubai Palace, gli altri a Cassino, Porto Recanati e San Benedetto del Tronto. Mi sono davvero commosso quando tutte le date sono state confermate. Questo vuol dire che tutti amano Franco".
Due foto da mettere accanto alla bara di Franco Califano sono state mandate dalla moglie dell'ex calciatore dell'Inter, Evaristo Beccalossi. A portarle sono state alcune ragazze del fan club dell'Inter. In una foto c'è l'immagine di calciatori dell'Inter che nel 2010 a Dubai innalzano la Coppa del Mondo a Squadre. Sotto la foto c'è scritto "ciao Franco simboli di noi interisti romani". L'altra immagine è stata scattata parecchi anni fa e riprende Franco Califano insieme a Beccalossi e sua moglie.
Voleva farsi confessare da Ratzinger - ''Franco Califano voleva farsi confessare da Papa Ratzinger e l'aveva chiesto anche a un suo amico prete. Voleva un'udienza riservata, non ci è mai riuscito. Riteneva Ratzinger veramente una persona grande, un po' ruvida, che non aveva nulla da dimostrare''. A rivelarlo è Donatella Diana, per 12 anni factotum del cantautore. ''Quando si è dimesso lo ha difeso con tutti. E' stato lui a farlo riconciliare con il sacro, con la cristianità. Per questo tra le mani di Franco ho messo la foto di Papa Ratzinger".