Al Toronto Film Festival la popstar ha spiegato di aver bisogno di "rallentare e guarire" per un tempo indefinito
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"Dopo il tour mi prenderò una pausa. Non so quanto sarà lunga". Ha spiazzato tutti Lady Gaga al Toronto Film Festival, dove ha annunciato di aver bisogno di tempo per "riflettere, rallentare e guarire". La popstar ha comunque spiegato che continuerà a fare arte: "Non vuol dire che non abbia già qualcosa in serbo. Ho solo bisogno di riprendermi. E' questo che conta davvero".
Pur non sapendo le reali motivazioni dietro la scelta di allontanarsi dal palco per un tempo indefinito, ciò che è sicuro è che Lady Gaga non sta vivendo un momento semplice: solo pochi giorni fa, a Montreal (Canada), l'artista ha dovuto annullare per problemi di salute (un'infezione alle vie respiratorie) il suo concerto. In ogni caso, la popstar ne è uscita alla grande: ha infatti deciso di offrire una pizza ad alcuni fan tristi per la mancata esibizione, che si erano accampati sotto l'hotel in cui alloggiava.
L'ultimo tour prima della pausa - Lady Gaga con il Joanne World Tour sta portando in giro per il mondo il suo quinto album "Joanne" (2016). La prima data è stata l'1 agosto 2017 da Vancouver (Canada), mentre l'ultima sarà il prossimo 18 dicembre a Inglewood, nello Stato americano della California. Il 26 settembre il tour farà tappa anche in Italia, al Mediolanum Forum di Milano. Per i fan, dunque, i concerti di questi mesi saranno gli ultimi per vedere dal vivo la loro beniamina, che da inizio 2018 si prenderà una pausa dal tempo indefinito.
Il documentario sulla sua vita - Lady Gaga si trovava al Toronto Film Festival per presentare il primo documentario sulla sua vita e carriera, in cui sono stati montati i filmati realizzati dalle telecamere che l'hanno seguita per circa un anno sia sopra il palco e in occasioni pubbliche sia lontano dalla mondanità. L'opera - dal titolo "Gaga: Five Foot Two" - è diretta da Chris Moukarbel.
In riferimento a questo progetto, la popstar ha dichiarato che potrà essere di conforto alle persone che soffrono - come è capitato a lei in passato - di ansia, depressione o altri disturbi psicologici: "Raccontare la propria storia è sicuramente difficile, ma anche liberatorio. Posso dire a chi lotta contro queste malattie ogni giorno che non siete soli, dovete rimanere uniti".