Addio a George Michael, la notizia sui giornali di tutto il mondo
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Divenne famoso negli anni '80 col duo "Wham!", ma ha avuto grande successo anche come solista vendendo oltre 100 milioni di album nel mondo. "Last Christmas" uno dei suoi più grandi successi
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E' morto George Michael. Il cantante britannico, che divenne celebre nel corso degli Anni 80 quando fondò con Andrew Ridgeley gli Wham!, gruppo cult del periodo, aveva 53 anni. "E' con grande tristezza che confermiamo che il nostro amato figlio, fratello e amico George si è spento serenamente nella sua casa", ha reso noto il portavoce dell'artista, Michael Lippman. Suo uno dei più grandi successi natalizi, "Last Christmas".
I soccorsi, riferisce la Bbc, sono arrivati nell'abitazione del cantante nel primo pomeriggio di domenica. La polizia precisa che "non ci sono circostanze sospette" legate alla morte dell'artista. Nell'annunciare la scomparsa, il manager Lippman ha parlato di "insufficienza cardiaca" e ha chiesto "privacy e rispetto" per la famiglia dell'artista.
Oltre 100 milioni di dischi venduti - Michael, il cui vero nome era Georgios Kyriacos Panayiotou ed era nato nel nord di Londra, ha venduto oltre 100 milioni di copie in una carriera durata quasi quattro decenni. Ha guadagnato numerosi Grammy e American Music Awards; ha duettato, oltre che con Aretha Franklin, anche con Ray Charles e Luciano Pavarotti. All'inizio di dicembre aveva annunciato di essere al lavoro su un nuovo album.
Con gli Wham! nella storia della musica e della geopolitica - Gli Wham!, il duo di George Michael e del chitarrista Andrew Ridgeley, è stato il primo gruppo pop occidentale a esibirsi nella Cina comunista, Paese allora ancora molto chiuso verso l'esterno. Ridgeley e Michael diedero due concerti, a Pechino e a Guangzhou, nel mese di aprile 1985, quando, insieme, erano al culmine della fama in Europa, dove avevano conquistato legioni di fan adolescenti riportando nelle canzoni, nel pieno dell'esplosione post punk, la melodia.
Prima del tour, comunque, il duo era noto a poche persone in Cina: alcuni avevano sentito i loro successi attraverso la radio di Hong Kong o ascoltando musicassette di amici stranieri che studiavano presso l'università di Pechino. Ma il manager del gruppo, Simon Napier-Bell, vinse quella personale sfida, in due anni di intensi sforzi e incontrando centinaia di membri del governo cinese, spesso in infiniti banchetti.
L'avventura solista - Nel 1986 gli Wham! si sciolsero e George Michael intraprese una carriera solista così clamorosa che gli permise di cancellare con un colpo di spugna l'esperienza precedente. Indimenticabili gli inizi con un duetto con Aretha Franklin, che gli consentì di scalare le classifiche americane. Icona del pop Anni 80 e 90, suoi sono successi come "Wake me up before you go-go", "Careless Whisper", "Young guns (Go for it)" e "Freedom".
I problemi di droga e gli arresti - Michael, dopo i successi iniziali, ebbe lunghi periodi in cui si eclissò, per poi tornare sul palco. Uno dei motivi dei suoi alti e bassi era legato ai problemi con la droga, che lo portarono anche in tribunale e in carcere. Nel 1998 venne arrestato per "atti osceni" in una toilette del Will Rogers Memorial Park di Beverly Hills, in California. Nel 2011 il cantante rinviò una serie di concerti dopo un ricovero in ospedale per una grave polmonite. Al suo ritorno a casa, raccontò in lacrime di essere stato a un passo dalla morte. Nel 2014 andò in rehab per la sua dipendenza dal crack.
Le battaglie per i diritti civili - Michael ebbe rapporti con donne e disse ai propri familiari di essere bisessuale, prima di dichiararsi pubblicamente gay e combattere alcune battaglie in favore dei diritti degli omosessuali. Vanno ricordate le innumerevoli prese di posizione contro la politica di Margareth Thatcher ma anche contro quella di Tony Blair sull'Iraq, le molte battaglie in difesa dei diritti dei gay e anche la partecipazione al Live Aid e al Mandela Day.
Il tributo a Freddie Mercury - Il 20 aprile 1992 George Michael partecipò con molti altri musicisti, allo stadio inglese di Wembley, al concerto tributo a Freddie Mercury, il leader dei Queen scomparso il 24 novembre 1991. Con i Queen interpretò una storica versione di "Somebody to love".
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