Ritorno al futuro, 30 anni dopo il primo viaggio torna nei cinema
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L'appuntamento è per il 21 ottobre, data in cui nel secondo capitolo Michael J. Fox approda nel 2015. Un cult assoluto che, in qualche caso, ha anticipato ciò che sarebbe realmente accaduto...
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Tutto è cominciato il 25 ottobre del 1985, quando "Ritorno al futuro" arrivò nei cinema inaugurando una delle saghe più amate di sempre. Ma la data scelta per riprendere vita sul grande schermo e festeggiare il trentennale è quella di oggi, 21 ottobre, il giorno in cui, nel secondo capitolo, Marty McFly (Michael J. Fox) arriva nel 2015. I primi due capitali saranno in 44 sale mentre il 22 Italia 1 trasmetterà l'intera trilogia a partire dalle 19.25.
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Una delle saghe più popolari e fortunate nella storia di Hollywood nasce dall'incontro di due ragazzi che dividevano sogni di gloria (cinematografica) e competenze: un aspirante produttore di talento, Bob Gale, e un regista amato dalla critica ma ignorato dal grande pubblico, Robert Zemeckis. A 30 anni di distanza, il 21 ottobre i primi due episodi tornano nelle 44 multisale di Uci Cinemas, un evento organizzato da Nexo Digital e Universal.
Un film che è diventato un cult capace di attraversare generazioni di spettatori ma che per essere prodotto ha faticato non poco. Il copione di "Ritorno al futuro" incontrò la diffidenza delle major, in primis Columbia Pictures, e poi il rifiuto della Disney quando tutto sembrava già fatto: l'idea che, sprofondando nel passato degli anni 50, quando la madre di Marty era una ragazzina svampita e impertinente, proprio lei potesse corteggiare il ragazzo che ne sarebbe stato il figlio infatti non piaceva alla casa di produzione.
A mettere le cose a posto ci pensò Steven Spielberg, che sin dall'inizio aveva creduto nel progetto: prima affidò a Zemeckis la regia di "All'inseguimento della pietra verde" facendone un autore da box office, poi si impose alla Universal mettendosi in gioco in prima persona come produttore. E finalmente le riprese del film cominciarono.
Aneddoti e "profezie" - Non mancano aneddoti sulle riprese del film. A partire dalla scelta del protagonista, con lo sfortunato Eric Stoltz, sostituito in corsa perchè il regista non lo trovava abbastanza autoironico. Venne così ingaggiato in corsa Michael J. Fox che aveva già declinato l'offerta perché impegnato in una serie tv ("Casa Keaton"). Così le riprese vennero effettuate quasi sempre di notte, quando l'attore era libero. E poi ci sono tutte le cose presenti nel futuro immaginario del film che si sono poi realizzate: in una scena del secondo capitolo si vede una copia di un quotidiano dell'ottobre 2015 che riporta la vittoria dei Chicago Cubs (squadra di baseball) alle World Series, e quest'anno la squadra è in semifinale dopo anni.. Lo skateboard a cuscinetti d'aria è stato realizzato (anche se come prototipo) e pare che la Nike sia in procinto di lanciare nel 2016 le scarpe "autoallaccianti".
I figli di Marty nel 2015 guardano la tv e fanno telefonate con mascherine auricolari, non molto diverse dagli occhiali per la realtà aumentata "Hololens" che Microsoft metterà in vendita l'anno prossimo. Senza considerare che Doc utilizzata uno schermo portatile praticamente identico ai tablet che sono diventati di uso comune. Certo, tra le cose che sono rimaste nella fantasia resta la mitica De Lorean, macchina volante e capace di viaggiare nel tempo. Ma pare che qualcuno stia già testando il suo prototipo di auto volante, quindi... non resta che attendere