7 PREMI SU 7 NOMINATION

"La La Land" domina i Golden Globe, la Streep attacca Trump

Il musical con Emma Stone e Ryan Gosling ha portato a casa sette premi su sette nomination. miglior film drammatico l'indipendente "Moonlight"

11 Gen 2017 - 09:56

"La La Land" si conferma il film dell'anno e domina i Golden Globe vincendo 7 premi su 7 nomination. Premiati anche gli attori protagonisti del musical, Emma Stone e Ryan Gosling. Nel suo discorso, Meryl Streep, premio alla carriera, ha attaccato Trump: "Se a Hollywood mandassimo via tutti quelli che non sono nati qui non ci resterebbe nulla da guardare se non football e arti marziali, che non sono propriamente arte".

"La La Land" si conferma così il film dell'anno guardando agli Oscar, a questo punto, come il favorito numero uno. Sette candidature aveva e sette premi ha portato a casa: migliore film brillante, migliori attori protagonisti, Emma Stone e Ryan Gosling, migliore sceneggiatore e miglior regista, il giovane Damien Chazelle, migliore colonna sonora e migliore canzone, "City of Stars". Ha battuto ogni record: è il film che ha vinto più premi nella storia dei Golden Globe, confermando la vera e propria passione dei giornalisti dell'Hollywood Foreign Press Association per i musical, sin da quella prima edizione del 1952, quando a vincere fu "Un americano a Parigi" di Vincente Minnelli.

Tutto si è svolto secondo le previsioni dunque, nella serata dei premi assegnati dai giornalisti stranieri di stanza a Hollywood. Almeno nelle categorie dedicate al cinema brillante. Le poche sorprese sono infatti arrivate dai premi riservati ai drammi. Casey Affleck, fratello del più famoso Ben, ha vinto il premio al migliore attore drammatico per la sua interpretazione in "Manchester by the Sea", film che, nonostante le previsioni a suo favore, non è risultato essere il miglior film drammatico. Il premio più importante della serata infatti è andato un po' a sorpresa al piccolo film indipendente "Moonlight",che si è rifatto in zona Cesarini di una serata no. Nonostante le sei candidature in tasca infatti, ha portato a casa solo quell'unica statuetta. I Golden Globe sono spesso imprevedibili ma hanno fama di riuscire a spianare la strada al film che vincerà l'Oscar. Se così fosse allora "Moonlight" potrebbe percorrere lo stesso sentiero che nel 2014 porto' 12 anni schiavo alla vittoria dell'Oscar per il miglior film.

Un'altra sorpresa, nella notte un po' noiosa della cerimonia, è arrivata da Isabelle Huppert eletta migliore attrice drammatica con "Elle", di Paul Verhoeven. Il film, in francese, ha vinto anche nella categoria miglior film in lingua straniera. Poche le battute comiche della serata, quasi tutte con un unico bersaglio, Donald Trump. Molti invece i discorsi toccanti. Tom Hiddleston ha raccontato della sua esperienza in Sudan fra i volontari di Medecin sans frontiere, Ryan Gosling ha dedicato il premio al fratello della sua compagna, Eva Medenz, morto recentemente di cancro. Ma è toccato a Meryl Streep - che ha ottenuto il premio alla carriera Cecil B. DeMille - il compito di fare il discorso più importante, più duro. L'attrice ha sottolineato l'importanza della diversità nel mondo dell'arte: "Se a Hollywood mandassimo via tutti quelli che non sono nati qui non ci resterebbe nulla da guardare se non il football e le arti marziali, che non sono propriamente arte". Poi, senza nominarlo, ha ricordato di quando Donald Trump durante la campagna elettorale, scimmiottò un giornalista disabile, infine ha concluso con le parole della sua compianta amica e collega Carrie Fisher: "Prendi il tuo cuore spezzato e fallo diventare arte".

LA REPLICA DI DONALD TRUMP - Dopo averla definita una "Hillary lover", il presidente Donald Trump rincara la dose nei confronti dell'attrice Meryl Streep. "E' una delle attrici piu' sopravvalutate di Hollywood, non mi conosce ma (mi ha) attaccato ieri sera ai Golden Globe. E' una lacche' di Hillary che ha perso grosso" ha scritto Trump in un messaggio pubblicato sul suo account Twitter "Per la centesima volta non ho mai 'deriso' un giornalista disabile (non l'avrei mai fatto)".

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