Il processo si è aperto il 7 agosto a Denver e vede imputato David Mueller per molestie sessuali
© ansa
I fatti risalgono al 2013, quando durante un incontro con i fan, a Denver, David Mueller, dj di una radio locale, le avrebbe palpeggiato il sedere. Adesso lei, Taylor Swift siede in tribunale per rilasciare la sua testimonianza contro quella di lui, in un processo , che si è aperto il 7 agosto e che lo vede imputato per molestie sessuali: "Mi è rimasto attaccato alla mia natica nuda, mentre io cercavo di allontanarlo...", ha detto la cantante.
Subito dopo il "fattaccio" la Swift non denunciò Mueller, ma fece in modo che venisse licenziato dal suo datore di lavoro. Fu lui che, un anno dopo, sostenendo di aver perso tutto a causa delle "false" dichiarazioni della cantante, chiese un risarcimento. E fu allora che la popstar decise la contromossa e fece una denuncia ufficiale per molestie sessuali.
I tempi legali hanno portato la questione fino ad oggi e il processo è cominciato (durerà 9 giorni) il 7 agosto con le testimonianze del dj, che continua a sostenere la sua innocenza. A parlare ieri è stata invitata anche Andrea Swift, madre di Taylor, che ha confermato i fatti: "Quel giorno, Taylor in camerino, mi ha raccontato tutto dicendo che quell'uomo l'aveva toccata... Era sconvolta e turbata...".
La versione di Taylor resta sempre quella: "Quell'uomo mi ha alzato la gonna e mi ha afferrato il sedere, rimanendo attaccato alla mia natica nuda a lungo, mentre io tentavo di liberarmi di lui...". Se Mueller verrà giudicato colpevole la popstar chiederà un risarcimento simbolico, che devolverà interamente ad associazioni che si occupano della difesa delle donne nei casi di molestie sessuali.