La decisione dopo la denuncia di Mediaset. Il giudice: "Match tutelati dal diritto d'autore"
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Dieci siti 'pirata' che trasmettevano le partite di serie A e di Champions League in diretta streaming sono stati sequestrati. Lo ha deciso il gip di Milano, Andrea Ghinetti, su richiesta del pm Tiziana Siciliano, dopo una denuncia di Mediaset. ''Malgrado le partite di calcio non siano da considerarsi 'opera intellettuale' - scrive il gip - le videoriprese di tali eventi (...) allorquando si caratterizzano per uno specifico apporto di tipo tecnico e creativo, possono rientrare tra le opere tutelate''.
In particolare, la polizia postale, su ordine del gip, ha effettuato il sequestro preventivo di dieci domini web: www.webcaston.com, www.freedocast.com, www.veemi.com, www.limev.com, www.mips.tv, www.hqeast.tv, www.dinozap.tv, www.hdeaster.net, www.ilive.to e www.LiveScoreHunter.tv.
Di diverso avviso rispetto al gip l'avvocato Fulvio Sarzana, legale dell'Associazione italiana provider, che afferma: ''Gli incontri sportivi non possono essere considerati creazioni intellettuali qualificabili come opere ai sensi della direttiva sul diritto d'autore. Ciò vale - ha aggiunto il legale - in particolare per gli incontri di calcio, i quali sono disciplinati dalle regole del gioco, che non lasciano margine per la libertà creativa ai sensi del diritto d'autore''. E' peraltro pacifico, prosegue l'avvocato, ''che il diritto dell'Unione non li tuteli ad alcun altro titolo nell'ambito della proprietà intellettuale''.
Il gip nel decreto spiega invece che ''dalla denuncia presentata emerge che oggetto di abusiva immissione e trasmissione attraverso la rete internet sono alcuni programmi televisivi prodotti da Rti (società del gruppo Mediaset), partite del campionato di calcio di Serie A per la stagione 2011/12, nonchè incontri di Champions League ed Europa League per le stagioni 2010/2011 e 2011/12, trasmissioni televisive ed eventi calcistici che Rti mette in onda attraverso le emittenti nazionali o sulla piattaforma pay-tv 'Mediaset Premium'. I siti 'pirata' in modalità streaming - prosegue il gip - mettevano a disposizione le immagini relative agli incontri calcistici in tempo reale, in maniera pressochè affine alla tradizionale trasmissione televisiva in diretta''.
Secondo il giudice, dunque, ''le videoriprese'' delle partite di calcio e i programmi tv sul calcio ''possono rientrare tra le opere tutelate'' dalla legge sul diritto d'autore e quindi ''i programmi e gli eventi calcistici vengono abusivamente diffusi e pubblicati su internet'' e forniti gratuitamente agli utenti da siti 'pirata' che, sottolinea il gip, sono difficili da contrastare, perchè ''sono spesso collocati all'estero e modificano frequentemente indirizzi e denominazioni''.