Sumo, a Milano i giganti del dojo
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Quaranta atleti da 7 Paesi; tra loro due star mondiali della disciplina, la britannica Sharran Alexander, con i suoi 200 chili la sportiva più forte nel Guinness dei Record 2013, e Dan Kalbfleisch, 10 volte campione in Usa. Bene le italiane
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Valgono tanto oro quanto pesano: sono i lottatori di sumo che hanno partecipato alla settimana edizione del Milano Sumo Open, nelle categorie di peso leggeri, medi, massimi e open, previsti dal sumo sportivo, variante occidentale del sumo giapponese. Nei pochi secondi di combattimento all'interno del dojo, il ring, si sono alternati 40 atleti provenienti da 7 Paesi. I due nomi di spicco sono quelli della britannica Sharran Alexander, nel Guinness dei Record 2013 con il titolo di sportiva più forte del mondo, e di Dan Kalbfleisch, da Los Angeles, 12 volte campione negli Usa. In alto anche agli italiani.
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Una giornata di sport e di festa nella palestra di via Tommaso Pini a Milano, dove si è svolta la settima edizione meneghina del Sumo Open, organizzata dal campione d'Europa 2007, l'italiano Fausto Emilio Gobbi e dalla campionessa del mondo 1999, l'estone Kairi Kuur. A immortalare l'evento la fotografa Sara Decorato.
La star della disciplina, la britannica Sharran Alexander, 200 chili, vicecampionessa mondiale 2006, non ha deluso i suoi fan, conquistando l'oro nelle categorie pesi massimi e open. Tra le donne, tricolore portato in alto sul podio da Paola Avonto, pesi leggeri, e Valeria Lupano, mesi medi, della Scuola di Sumo di Casale Monferrato (Alessandria). Le due italiane hanno riconfermato l'oro conquistato nella precedente edizione del Milano Sumo Open.
Anche gli italiani si sono fatti valere: Luigi Presicci (Scuola di Sumo di Suisio, Bergamo), per la prima volta su un palcoscenico internazionale, ha vinto nella categoria pesi medi. L'oro dell'open è andato all'americano Dan Kalbfleisch, 160 chili e 12 titoli Usa da vantare.