Il 4 aprile 1978 andava in onda il primo episodio di "Atlas Ufo Robot". E niente sarebbe più stato lo stesso...
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Il 4 aprile del 1978 la vita di alcune generazioni di appassionati italiani di cartoni animati cambiava in maniera definitiva. Andava in onda infatti il primo episodio di "Atlas Ufo Robot", la serie robotica animata giapponese che ha aperto la strada a un diluvio di cartoni giunti dal Sol Levante. Dalla sigla ai personaggi di Actarus e Goldrake, sarebbe diventata un successo clamoroso e una serie di culto per gli anni a venire.
Se per il Giappone in quel momento "Ufo Robot Grendizer" (vero titolo della serie) era ormai il passato, essendo andato in onda nel 1975, per l'Italia era una vera e propria rivoluzione, con tanto di entusiasmi e feroci polemiche, fronti contrapposti da chi sognava sulle avventure di Actarus, impegnato a respingere gli assalti delle flotte di Vega, e le associazioni dei genitori che tuonavano contro l'eccessiva violenza del cartone animato.
Nato dalla mente e dalla penna di Go Nagai come manga, e poi trasportato in serie animata con il character design di Shingo Araki, Goldrake ha fatto sognare migliaia di ragazzini nel corso delle svariate repliche succedutesi negli anni. Una volta scomparso anche dalle tv locali (la prima messa in onda fu invece sul Secondo canale della Rai), è toccato al dvd dare nuova vita al papà di tutti i robottoni, anche se la pubblicazione si è poi interrotta per varie vicissitudini. Ma il mito resiste. Ed è pronto ad attraversare una nuova generazione.