COMMEDIA... IN GIALLO

Carlotta Natoli: "Ne I Misteri di Laura sono una detective della porta accanto"

L'attrice racconta a Tgcom24 il personaggio protagonista della nuova fiction di Canale 5, in onda per otto puntate da martedì 27 ottobre, in prima serata

27 Ott 2015 - 11:23

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Arriva "I Misteri di Laura", la nuova fiction di Canale 5 che debutta martedì 27 ottobre in prima serata. La serie in otto episodi è incentrata sulla figura di Laura Moretti, una mamma detective fresca di separazione. A vestire i panni di Laura è Carlotta Natoli, tra i volti più amati della fiction: "Sono una detective della porta accanto, umana e ironica - dice l'attrice a Tgcom24 - Un po' 'Signora in Giallo', un po' 'Tenente Colombo'".

Carlotta Natoli: "Ne I Misteri di Laura sono una detective della porta accanto"

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La sua Laura indossa persino il trench, omaggio ai grandi personaggi che hanno reso celebre il giallo in tv. Ma il detective Moretti, romana trapiantata a Torino, è ben diversa dai poliziotti cult della tv degli Anni Ottanta e anni luce lontana da quelli dei polizieschi di oggi. Mamma di tre figli (un'adolescente e due gemelli ingestibili) e appena separatasi dal marito (Gian Marco Tognazzi), che l'ha tradita, Laura si barcamena tra vita privata e lavoro, dove si imbatte in un nuovo ispettore agli antipodi, Matteo Maresca (Daniele Pecci). "E' una commedia ironica con lo sfondo del giallo. E' una serie per la famiglia, in cui i drammi non sono raccontati in modo pesante", racconta a Tgcom24 la protagonista Carlotta Natoli, 44 anni, che torna in tv dopo i successi in "Distretto di polizia", "Tutti Pazzi per Amore" e "Braccialetti Rossi".

Che donna è Laura?
E' un personaggio non legato ai codici della femminilità. Se la scorda la femminilità, tra la casa e il lavoro. E' una donna qualunque, appassionata del suo lavoro, è una che nessuno penserebbe mai che fa la detective. Risolve i casi in modo rocambolesco, intuitivo. La leggerezza e l'ironia sono la sua marcia in più. E' una donna normale, con un mestiere speciale. È uno dei personaggi più carini che ho interpretato.

Finalmente arriva per lei un ruolo di protagonista, dopo ruoli da non protagonista in cui è riuscita a lasciare comunque il segno.
Sono protagonista al 97% per cui onori e oneri. È stata una serie di cui sono molto contenta e ringrazio molto Casanova e Mediaset per la scelta anticonvenzionale che hanno fatto con la serie e con me.

Perché "anticonvenzionale"?
La donna oggi in tv è vista in maniera sexy o volitiva. Non esiste una terza via. Laura Moretti è la terza via e anche io lo sono, perché non mi sento una "gnocca", e non lo sono, ma sono più volitiva di Laura.

Del suo partner maschile, l'ispettore Maresca, cosa ci dice?
Io ne ho due di partner maschili! Oltre a Maresca c'è Gian Marco Tognazzi, Iacopo, il marito. Non si può citare l'uno senza l'altro. Laura è una donna che si sta separando e ha 3 figli e il rapporto col marito è di fondamentale importanza. L'incontro con Maresca si accosta a questa realtà e crea scombussolamento ulteriore degli equilibri, perché i due sono molto diversi.

Laura è una donna tradita. A lei è mai capitato?
Non mi è mai capitato, ma sono tra quelle donne che non lo vogliono sapere. Se ci sono problemi di coppia, quelli si affrontano. Se si tratta di una cosa fugace non lo voglio sapere.

La protagonista è anche una mamma. Che mamma è Carlotta Natoli?
Mio figlio ha 10 anni. Poi c'è il figlio del mio compagno (l'attore Thomas Trabacchi, ndr). La nostra famiglia è poco lineare. Ogni tanto manca papà, ogni tanto la mamma, ogni tanto manca il fratello. E questo mi ricorda molto Laura: anche lei cerca un equilibrio da una serie di squilibri. Che mamma sono bisognerebbe chiederlo a mio figlio. Sono abbastanza giocosa e spiritosa. Su alcune cose sono molto severa. Lui dice che non lo sono, ma io mi sento molto severa.

Nelle fiction tv ha fatto, la psicologa, l'avvocato, il medico, il direttore di giornale e ora pure il detective. Che mestiere avrebbe fatto se non fosse diventata attrice?
Un attore fa l'attore perché forse è poco sicuro di cos'altro potrebbe fare. In fondo siamo dei falliti (ride). L'attore è uno che non è riuscito in un altro mestiere. Ho insegnato e mi è molto piaciuto. In assoluto, mi sarebbe piaciuto fare la musicista o qualcosa di inerente. La musica è l'arte suprema, il territorio artisticamente più interessante.

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