Alla kermesse cinematografica l'attrice ha raccontato la sua emozione nell'interpretare l'assessore vittima di mafia nel 1984
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Ospite della sesta giornata del "Giffoni Film Festival" è l'attrice Cristiana Capotondi, che torna sul piccolo schermo come protagonista di un film tv su Canale 5, in cui recita nel ruolo di Renata Fonte, assessore del comune di Nardò (Lecce), uccisa da due sicari mafiosi nel 1984. "E' una donna molto determinata che si incarna in un luogo, e si batte per difenderlo fino alla morte. Mi ha entusiasmato interpretarla", spiega Capotondi.
Renata Fonte, oltre a essere stata un'eccellente mamma, è conosciuta soprattutto per aver a lungo combattuto, durante la sua carriera politica, contro la speculazione edilizia e gli illeciti ambientali nell'area di Porto Selvaggio, in Salento. La donna, riconosciuta vittima di mafia, è morta a 33 anni nel marzo 1984 per mano di due sicari.
"Quella di Renata Fonte è una storia incredibile", sottolinea Cristiana Capotondi al "Giffoni Film Festival". "E' una storia di grandissimo coraggio: è andata avanti senza cedere a nessun compromesso". Per quanto riguarda Fabio Mollo, regista del film tv su Canale 5, l'attrice spiega che è stato "di grande sensibilità", poiché ha ritratto Renata Fonte "in modo dolce, la racconta come fosse sua madre".