Viaggiare tra i sapori

Törggelen: sapori e profumi dell'Alto Adige

Ecco il Törggelen, autentica e antica usanza per dare il benvenuto alla nuova stagione nel più gustoso dei modi

05 Ott 2016 - 17:26

Il Törggelen è un’antica consuetudine dell’Alto Adige, che segue i tempi scanditi dalla natura, ossia con la maturazione in autunno dei frutti come l’uva e le castagne. Ci si ritrova così la sera nelle cantine, sotto le pergole dei giardini, nei ristoranti e nei masi a gustare il vino novello, specialità locali, speck e canederli, soprattutto negli incantevoli dintorni di Merano. Questo in sintesi, ma in realtà il Törggelen ha anche altre sfumature e dei significati di contorno che è bene conoscere.

Il Törggelen è un momento che bisogna “dedicarsi” completamente, per degustare i prodotti preparati in casa con calma e tranquillità, quegli stessi prodotti che hanno richiesto tempi lunghi prima di giungere a maturazione. L’uva e le castagne sono frutti di stagione e anche lo speck richiede tempi di stagionatura per raggiungere l’intensità di sapore e la consistenza adeguata. Ed è meglio non recarsi in automobile al Törgellen. L’ideale è andarci a piedi, magari dopo una bella camminata in montagna, che stimola l’appetito.

Una festa degli affetti autentici - Chi fa il Törggelen non è alla ricerca di una serata intima e silenziosa, dall’atmosfera raccolta. Si mangia e si festeggia in gruppo, con amici o in famiglia, per questo in molti casi è meglio prenotare per aggiudicarsi il posto. Il vino nuovo, il “Susser” (il succo d’uva, poco alcolico, che non è ancora diventato vino) e le grappe aiutano a lasciarsi andare al divertimento, oppure per i più piccoli o per chi è astemio c’è la possibilità di gustare sciroppi o succhi di mela, di pera, di sambuco fatti in casa, naturali e davvero buonissimi. Anche l’acqua è ammessa, mentre sono bandite dal Törggelen le bibite industriali.

Immancabili canederli e speck- Anche i canederli sono una delle pietanze offerte nel Törggelen, non possono mancare come ricetta tipica altoatesina. Lo speck segue delle regole precise a tavola. Per esempio è spesso servito su un tagliere in un pezzo intero, per garantire la sua freschezza, con un coltello che taglia molto bene. Tagliare in modo giusto lo speck, infatti, non è semplice, perché bisogna farlo contro la fibra, le fette devono essere sottili, non bisogna togliere il grasso del tutto perché contiene un aroma buonissimo, mentre è possibile eliminare la crosta con le spezie se si preferisce un gusto più delicato.

Caldarroste e vino nuovo - Una passeggiata tra i masi del Gallo Rosso nell’avvolgente atmosfera autunnale altoatesina diventa un'ottima occasione per deliziare il palato con prelibati prodotti tipici, accompagnati da vino novello proveniente dai viticoltori locali. Sedersi spensieratamente attorno a fumanti caldarroste per scaldare il cuore facendo quattro chiacchiere è un'esperienza autentica che solo in Alto Adige si può provare. Fulcro di questa antichissima tradizione è da sempre la combinazione fra la passeggiata tra i masi e la degustazione dei vini che accompagnano saporite merende a base di specialità culinarie sudtirolesi come salsicce con crauti, pane nero, speck, carne affumicata, formaggi, zuppa d’orzo e gli immancabili canederli seguiti da dolci tradizionali come i Krapfen ripieni e gli Schmarren. Tutto all'insegna della convivialità favorita dall'avvolgente atmosfera della Stube, tra l'allegria delle caldarroste e la generosità di un buon bicchiere di vino. 

Per maggiori informazioni: www.merano-suedtirol.it

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