I sapori del viaggio

San Daniele, una tre giorni dedicata al prosciutto

Non solo prelibatezze, anche la possibilità di scoprire una città chiamata "Siena del Friuli"

18 Giu 2018 - 17:19

San Daniele è una magnifica cittadina friulana ricca di storia e di arte, in cui si produce una delle eccellenze della gastronomia italiana, ovvero l’omonimo, squisito prosciutto cui è dedicata uno tra gli eventi più celebri del Friuli Venezia Giulia, Aria di Festa, che si terrà dal 22 al 25 giugno.

Aria di festa, un tripudio dei sensi che consentirà ai tanti partecipanti non solo di gustare all’aria aperta o nelle tante belle location allestite a puntino per l'occasione il famoso salume ma anche di capire l’origine e scoprire le tante bellezze di una città dalla lunga storia e dai tanti tesori come San Daniele.

Prosciutto, fin dal tempo dei Celti - Si dice che siano stati i Celti, antichi abitatori della terra friulana, a conservare per primi le cosce di suino, utilizzando a questo scopo fumo, erbe particolari ed aceto. I Romani, storici gourmet, proseguirono. Il prosciutto crudo è sempre stato il perno delle attività locali, non solo di quelle produttive: era infatti oggetto delle “corvées” feudali (pagamenti che i contadini dovevano al feudatario), ma anche dono che sanciva accordi diplomatici e commerciali e omaggio a potenti e capi di stato.

Un microclima particolare - In paese esistono diversi prosciuttifici, dai quali esce il dolcissimo, delizioso San Daniele, reso unico- oltre che dal particolare microclima che ne favorisce una insuperabile stagionatura – da particolari tecniche di salatura, pressatura e stagionatura, ancor oggi utilizzate nel massimo rispetto dell’antica tradizione. Lo si può acquistare direttamente negli spacci delle aziende, oppure nelle belle salumerie del paese. Il prosciutto, naturalmente, la fa da padrone anche nei menu dei ristoranti della zona, conosciuti ed apprezzati da gourmet e buongustai.

La Siena del Friuli - Ma San Daniele, non ha caso soprannominata chiamata la Siena del Friuli, non è solo una meta obbligata per chi si vuole concedere un peccato di gola. La cittadina, libero comune medievale e pubblico mercato sin dal 1139, è una delle più belle del Friuli. Il suo antico centro storico, disposto sulla somma di una collina, è un susseguirsi di antichi palazzi, portici, chiese, dominati dall’imponente sagoma del Duomo (sistemato nelle sue forme attuali nel ‘700) fiancheggiato da un alto campanile cinquecentesco. Sulla sinistra della chiesa si trovano il palazzo settecentesco del Monte di Pietà e via Garibaldi, su cui si affaccia la chiesa di Sant’Antonio Abate, ornata da straordinari affreschi realizzati fra il 1498 e il 1522 da Pellegrino da San Daniele e dalla sua scuola.

Per maggiori informazioni: www.ariadisandaniele.it

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