Nelle dichiarazioni Mariano Cannio, il 38enne accusato dell'omicidio del piccolo Samuele, il bimbo di 4 anni precipitato dal terzo piano a Napoli, afferma di avere avuto un capogiro prima di lasciar cadere il piccolo nel vuoto: "Mi sono steso sul letto - ha aggiunto - e ho iniziato a pensare a quello che era accaduto, dopo sono sceso e sono andato a un bar in via Duomo e ho preso un cappuccino e un cornetto, poi sono rientrato a casa dove mi avete trovato".