Gli sfottò, le minacce, con le parole che lasciano ben presto spazio ai fatti. E alle botte. Una violenza al femminile con aggressioni puntualmente riprese con i telefonini e video poi messi in rete attraverso i social ed esibiti come trofei. Per la Procura dei minori di Brescia quelle sequenze di immagini sono diventate prove contro un gruppo di giovanissime che aveva messo nel mirino una coetanea, rea di avere come fidanzatino l'ex di una delle indagate