Esiste dal 2010 e viene aggiornato ogni tre anni, con la speranza di non dover mai essere attuato. E' il piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari, che solo pochi giorni fa è stato nuovamente rivisto e firmato dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Prevede tre step di intervento, in base alla gravità della fuga radioattiva e dalla distanza dal territorio italiano.