Hanno parlato di energia, scambi commerciali, di Siria, e naturalmente di guerra e del suo anelato opposto. "Serve un cessate il fuoco unilaterale", ha detto il premier turco Erdogan al telefono con l'omologo russo Vladimir Putin. "Unilaterale": deve cioè essere la Russia, il paese invasore, a fermare gli attacchi. A questa forzatura verso Mosca la proposta di mediazione turca ne prevede una simmetrica per Kiev.