La Spagna al voto anticipato di 5 mesi, inusuale, in estate, con temperature torride e con una prospettiva politica ancora più incandescente. Dopo 5 anni l'attuale maggioranza, del premier socialista Pedro Sanchez, rischia un'ulteriore debacle, dopo quella delle amministrative di fine maggio: 9 regioni su 12 - e le maggiori città - passate alla destra. Un voto che definirà le riforme del futuro, su pensioni, diritti sociali, salario minimo, immigrazione e transazione ambientale.