Messico squassato, ancora una volta, dalla lotta ai Narcos. Dall'arresto di Ovidio Guzman, figlio di "El Chapo", storico capo del cartello della droga di Sinaloa, fino alla guerriglia tra le bande del narcotraffico e i reparti scelti dello stato messicano. Un'intera città, Culiacan, nel Nord del Paese, è da 36 ore in ostaggio, circondata dai banditi del cartello, che controllano l'aeroporto e hanno ingaggiato numerose sparatorie con le truppe d'élite.