"Questa è una guerra che il mondo non vuole", così il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa ieri a Kiev. Oggi, replica, a San Pietroburgo, in un bilaterale con Putin, aperto poi agli altri 6 Paesi africani in missione, per esporre una proposta di pace in 10 punti - per lo più diplomatici - e clausole, a margine, più concrete.