La comunità internazionale si spacca sulla decisione della Corte"penale internazionale dell'Aja
di Alfredo MacchiLa comunità internazionale si spacca sulla decisione del tribunale penale internazionale dell'Aja di emettere dei mandati di arresto per crimini di guerra a Gaza nei confronti del premier isareliano Netanyahu, dell'ex ministro della Difesa Gallant e di uno dei leader di Hamas, Deif, forse già morto. Dopo le durissime reazioni di Israele che denuncia l'antisemitismo dei giudici, anche Washington si schiera con l'alleato. "L'emissione di mandati di arresto contro i leader israeliani è scandalosa", ha commentato il presidente Biden, aggiungendo: "Qualunque cosa la corte possa insinuare, non c'è equivalenza, nessuna, tra Israele e Hamas". Il neo eletto presidente Trump starebbe addirittura pianificando sanzioni contro i giudici dell'Aja.
Se Hamas e l'Autorità nazionale palestinese plaudono alla Corte assieme alla Turchia e alla Lega araba, per l'Iran il mandato di arresto per Netanyahu è la "la morte politica" di Israele." Più cauta la Cina, che sollecita i giudici ad adottare e perseguire "una posizione oggettiva". Tensione tra i Paesi europei firmatari del Trattato di Roma del 1998 che ha fondato il tribunale internazionale dell'Aja e che sono obbligati a eseguire gli arresti sul loro terrirotio.