Il giovane killer"avrebbe agito su ordine della camorra. Il movente: la gestione dello spaccio nella zona
di Carmine MartinoUn ordine "mortale" arrivato dagli ambienti della malavita ed eseguito senza pietà. Così un sedicenne ha sparato e ucciso un ragazzo poco più grande di lui, Gennaro Ramondino, un ventenne suo amico di infanzia. Poi, insieme a dei complici, ne ha bruciato il corpo in una campagna. Tutto perché a chiederglielo è stata la camorra: "Non volevo farlo, ma me lo hanno ordinato i grandi", ha detto il giovane.
L'omicidio risale ad agosto scorso e sarebbe avvenuto in un sottoscala nel quartiene Pianura, alla periferia occidentale della città. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il baby sicario avrebbe agito su ordine del clan camorristico della zona. Il movente dell’omicidio sarebbe legato a “questioni di affari” inerenti lo spaccio di stupefacenti. La vittima, infatti, sarebbe stato freddata proprio perché secondo i boss avrebbe avuto l'intenzione di gestire un traffico di droga "indipendente" nella zona