Per le strade ancora invase dal fango c'è chi va ad aiutare, chi cerca la sua auto e chi pensa di riprendere al più presto la normalità
di Beatrice BortolinL'allarme continua, chiusi in casa con viveri in esaurimento. L'invito delle autorità è di restare ai piani alti. Delusione e amarezza per le perdite subite. "Andiamo ad aiutare, a dare una mano dobbiamo ricominciare come possiamo". "Adesso vado a lavorare a piedi, perché non c'è modo di passare, devo fare cinque chilometri a piedi: un disastro!". Queste le voci che rieccheggiano per le strade ancora invase dal fango di Valencia. C'è molta rabbia, perché l'allarme è stato dato tardi: il disastro è iniziato alle 7 di sera, quando molta gente era ancora in giro. "Siamo riusciti a scappare per miracolo, saltando la recinzione e cercando un punto in alto... ma non sappiamo più nulla della nostra auto, siamo venuti a vedere se la troviamo". E deve arrivare il peggio, perché scarseggiano i viveri.