"Questo processo è un attacco alla libertà di stampa e una minaccia per la vita di mio marito, Julian dovrebbe già essere libero". Stella Assange, moglie del fondatore di Wikileaks, commenta così l'ultimo round di un braccio di ferro legale lungo 12 anni. Il 52enne editore e hacker australiano, dal 2019 in isolamento dentro un carcere di massima sicurezza, non verrà - per ora - estradato negli Stati Uniti, ma non è ancora certo che possa ottenere un processo d'appello.