"Dietro all'attacco al Crocus City Hall c'è l'Ucraina, un Paese terrorista". Insiste Mosca, ribadendo di aver raccolto prove tangibili, tanto da chiedere l'arresto e l'estradizione in Russia del capo dell'intelligence di Kiev, Vasil Malyuk. Il Cremlino esclude ancora la pista jihadista e non rigetta l'astrusa teoria dell'ex capo dell'Interpol russo: attentatori drogati, pilotati attraverso chip installati nei loro cervelli.