In un mondo dove ormai ogni dispositivo elettronico è connesso alla rete e potenzialmente hakerabile, le società fondate da Mike Lynch si occupano di renderli sicuri ed evitare intrusioni
In un mondo dove ormai ogni dispositivo elettronico è connesso alla rete e potenzialmente hakerabile, le società fondate da Mike Lynch si occupano di renderli sicuri ed evitare intrusioni. Un servizio assai ricercato sul mercato che se fatto con cura richiede ingenti capitali e garantisce ricavi ancor più grandi. Non è un caso difatti che le varie aziende create e gestite dal magnate britannico hanno avuto contatti strettissimi con molte intelligence.
Già nel 2003 il Guardian pubblica un articolo su una società di cybersecurity britannica con rapporti molto affiatati con il Pentagono capace di fare enormi profitti grazie alla guerra in Iraq: l'amministratore delegato era Mike Lynch. In Darktrace, una delle sue creature più di successo, hanno lavorato ex membri della Cia e dei servizi segreti inglesi: nel board sedeva Johnathan Evans, ex capo del MI5. Ad attirare gli 007 non è solo la sicurezza ma la possibilità di monitorare, guardare e ascoltare attraverso i dispositivi altrui. Un dipartimento di Darktrace lavora tuttora al servizio della Cia e del Nsa, mentre l'unità d'elitte israeliana 8200 si avvale delle società create da Lynch nella lotta al terrorismo. L'ultima innovazione è l'unione tra cybersicurity e intelligenza artificiale per insegnare ai computer a proteggersi autonomamente dagli attacchi.
I servizi di sicurezza digitale sono richiesti in tutti gli ambiti, non solo militare: Darktrace durante i mondiali di calcio in Qatar monitorava tutti gli avvenimenti.