Sistema ferroviario in tilt nello snodo di Roma:"da Trieste a Reggio Calabria"migliaia di passeggeri impossibilitati a partire
di Alessandra ChertizzaCaos treni per un chiodo, danni tra i 20 e i 40 milioni di euro ai viaggiatori. Centosessanta treni dell’Alta Velocità coinvolti, almeno 80 soppressi totalmente o parzialmente, tutti gli altri partiti con in media tre ore di ritardo. Alle 6.30 del 2 ottobre un guasto causato da un addetto alla manutenzione ha mandato in tilt la centralina di Roma, tra le stazioni di Termini e Tiburtina. Gli schermi che permettono di monitorare il traffico ferroviario sono diventati neri e l'Italia si è scoperta spezzata in due: senza centralina, è impossibile gestire la circolazione dei treni, perché gli impianti di segnalamento e distanziamento smettono di dialogare con le stazioni. Lo snodo di Roma, centrale per la rete italiana, è così diventato "cieco" e, per ragioni di sicurezza, i treni — tutti: Alta velocità, intercity, regionali — che da lì partono o transitano sono stati bloccati. Alcuni sono stati dirottati nelle stazioni più vicine, altri non si sono mossi dal binario. Da Trieste a Reggio Calabria, migliaia di passeggeri sono rimasti a guardare i tabelloni, dove per ore si sono solo accumulati minuti di ritardo.