Lo ha disposto la procura di Roma dopo la denuncia dell'ex ministro della Cultura
di Enrico LaurelliLa vicenda che ha portato il ministro Sangiuliano a rassegnare le sue dimissioni dal dicastero della Cultura, si arricchisce di un nuovo capitolo. Perché, dopo la denuncia presentata proprio da Gennaro Sangiuliano, la procura di Roma ha disposto la perquisizione domiciliare, il sequestro del telefono cellulare e l'acquisizione di materiale informatico nei confronti di Maria Rosaria Boccia. L'imprenditrice sarebbe indagata per presunte pressioni indebite e per un caso di lesioni nel periodo che ha segnato il rapporto con l'ex ministro della Cultura. Obiettivo dei carabinieri anche le conversazioni in chat per verificare se Boccia ne abbia realizzato copie.