L'area più "a rischio" è il Sud, dove si contano 39.538 aziende in sofferenza (pari al 33,6% del totale)
di Caterina RuggeriSono quasi 118mila le imprese italiane che si trovano a rischio usura, in crescita rispetto all'anno scorso di oltre 2.600 unità, dopo anni in cui erano in calo. Lo ha riferito l'Ufficio studi della Cgia di Mestre, precisando che si parla prevalentemente di artigiani, esercenti, commercianti o piccoli imprenditori "scivolati" nell'area dell'insolvenza. Di conseguenza sono stati segnalati dagli intermediari finanziari alla Centrale dei Rischi della Banca d'Italia, il che preclude a queste attività di accedere a un nuovo prestito. A livello provinciale, il numero più elevato di imprese insolventi si concentra nelle grandi aree metropolitane. L'area più "a rischio" è il Sud, dove si contano 39.538 aziende in sofferenza (pari al 33,6% del totale).