Matteo Macina (Vicepresidente Cyber Security Italy Foundation): "Il termine delle 24 ore è da intendersi come minimo, probabilmente potranno esserci delle continuazioni"
"Non si è ancora usciti dalla fase emergenziale: 24 ore sono un termine temporale per riportare in operatività i servizi secondo una logica di priorità". Lo ha detto a Tgcom24 Matteo Macina, Vicepresidente Cyber Security Italy Foundation, parlando dei tempi necessari per ripristinare tutte le attività dopo il blackout informatico che ha colpito il mondo intero. "La differenza rispetto a un attacco informatico sta nel fatto che, in questo caso, da una parte, Microsoft ha ripristinato in autonomia i propri servizi, dall'altra Crowdstrike ha fornito tutto il supporto necessario ai propri clienti per procedere con il ripristino", ha spiegato.
Ma c'è un fattore che potrebbe rallentare tutto: "Alcune attività possono richiedere un grande intervento manuale". Certamente, "sapendo esattamente cosa è necessario fare, le organizzazioni possono procedere secondo logiche di priorità andando a ripristinare i servizi essenziali per poi passare al ripristino di servizi secondari. Già oggi assistiamo a una graduale ripresa di normale operatività", ha continuato Macina. Sottolineando però che "il termine delle 24 ore è da intendersi come minimo, probabilmente potranno esserci delle continuazioni anche oltre".