Dalla Sicilia alla Campania, maxi sequestri di botti illegali

C’è anche la "bomba del presidente” tra i 18 quintali di fuochi d'artificio che la Guardia di Finanza di Palermo ha sequestrato tra il capoluogo siciliano e la provincia. Un ordigno micidiale con 200 grammi di esplosivo, che inizialmente aveva fatto pensare a un progetto di attentato visto che una bomba anticarro ne contiene 350. Il quantitativo maggiore - oltre 600 chili provenienti dalla Campania - è stato trovato nei magazzini di due ditte di spedizione a Carini e Partinico. I sette destinatari sono stati denunciati e gli ordigni sequestrati.  Al porto di Palermo le fiamme gialle hanno individuato 178 chili di materiale esplodente, trasportati in un furgone. Tre le persone denunciate. Attraverso il monitoraggio dei social, invece, i finanzieri hanno individuato e arrestato un uomo e denunciato un secondo per detenzione di 440 candelotti artigianali, pubblicizzati per la vendita.  A Trapani a finire in manette è stato un 27enne. I carabinieri di Borgo Annunziata hanno trovato sotto il suo letto oltre 1.300 botti artigianali. A Reggio Calabria le fiamme gialle hanno sequestrato oltre 674 chili di fuochi illegali.