Gli studenti di Azione universitaria bloccati all'ingresso della Facoltà dai membri di un collettivo. Sul posto anche il rettore
di Enrico LaurelliSono le 14:30 di venerdì scorso. A Trento, all'ingresso della facoltà di sociologia, i giovani della destra di Azione universitaria, pronti per un volantinaggio autorizzato, vengono attaccati da altri giovani. Momenti di tensione, insulti, i volantini gettati a terra. Tafferugli no, non ce ne sono stati, ma restano le immagini e le testimonianze di una azione violenta, che mirava a impedire il confronto in vista delle elezioni universitarie del 19 e 20 novembre. A placare gli animi arrivano poi, di fronte all'entrata, il rettore Flavio Deflorian e il direttore del dipartimento di sociologia Marco Brunazzo. Entrambi sottolineano come Azione universitaria fosse autorizzata da tempo al volantinaggio in facoltà. Senza scomodare la storia per fatti diversi, tornano comunque alla memoria le tristi vicende che si legheranno poi al terrorismo delle Br. Vicende che proprio alla facoltà di sociologia di Trento videro crescere le loro ideologie criminali. Alessandro Urzi, deputato di Fratelli d'Italia, ha annunciato un'interrogazione parlamentare, chiedendo alla questura il riconoscimento di quanti hanno negato il diritto democratico all'espressione del proprio pensiero. "Tutto ciò - riassume Urzi - ha il sapore di una azione squadrista".