I dati

Giappone, boom delle agenzie per aiutare a dimettersi

Secondo il ministero del Lavoro, il 30 per cento dei neolaureati lascia il posto nei primi tre anni

di Giulia Ronchi
28 Ott 2024 - 13:18
01:22 

In Giappone, si sta registrando un fenomeno dilagante: quello dei dipendenti che si rivolgono a società di consulenza per lasciare la loro scrivania. I numeri sono impressionanti. Secondo il ministero del Lavoro, il 30 per cento dei neolaureati lascia il posto nei primi tre anni, per farlo uno su sei - nell'ultimo anno - si è appoggiato a una di queste agenzie perché subiva minacce da parte del proprio capo.

Ma come funziona? Dopo aver contattato l'agenzia si paga una cifra che di solito si aggira attorno ai 22mila yen, circa 135 euro, e si compila un questionario. Il processo richiede solo 30 minuti. Ogni agenzia si affida a uno studio legale per gestire eventuali controversie. La domanda sorge spontanea: perché pagare un costo per licenziarsi? Una ricerca afferma che il 40 per cento degli intervistati ha deciso di chiedere aiuto perché la propria azienda aveva impedito loro di andarsene.

Gli esperti ricollegano questo fenomeno a un cambio generazionale. Se prima nel Paese il lavoro era visto come una responsabilità da cui non potevi sottrarti, ora, soprattutto dopo il Covid, i giovani non accettano più certi impieghi stressanti, minacce o abusi e in molti hanno riconsiderato il proprio equilibrio tra vita privata e ufficio.

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