Aveva fatto una diagnosi telefonica a un paziente che accusava forti dolori allo sterno e alle braccia, sostenendo si trattasse di una semplice gastroenterite. Ma l'uomo era morto per un infarto. Così una dottoressa bolognese, in turno come guardia medica, è stata prima condannata a quattro mesi e all'interdizione dalla professione e poi è diventata un caso per la Cassazione. Gli Ermellini:"il medico di guardia avrebbe dovuto sincerarsi personalmente delle effettive condizioni dell'uomo.