All'installazione di Starlink, il drone ha la capacità di trasmettere informazioni e cambiare compiti a lunga distanza
di Luca PesanteSoltanto a fine inverno scorso Elon Musk in persona aveva voluto smentire di persona la versione diffusa da diverse intelligence occidentali, riguardante la fornitura di sistemi Starlink alla Russia, necessaria per trasformare i droni forniti in massa dall'Iran da rudimentali bombe volanti comandate a distanza, a micidiali macchine di morte.
"La nostra società non vende neanche un solo dispositivo al Cremlino" aveva detto il fondatore di Starlink, ovvero il ramo del suo impero che ha già rivoluzionato l'intera architettura delle comunicazioni satellitari in cosiddetta "orbita bassa".
Le notizie rilanciate oggi da due importanti testate ucraine, il portale militare Defence Express e Ukrainska Pravda, scavalcano la smentita e vanno dritte al punto. Sembra che nei giorni scorsi siano stati abbattuti i primi droni iraniani Shahed 136 dotati proprio dei sistemi di comunicazione di Musk, che garantiscono una connessione costante lungo l'intero raggio operativo, che arriva fino a 2000 chilometri