Si tratta della quarta invasione negli ultimi 50 anni, l'ultima nel 2006
di Luca Pesante"Non sarà un'occupazione permanente", dice il portavoce dell'Idf Daniel Hagari proprio mentre le forze d'elite della 98esima divisione varcano i confini del Libano meridionale. Si tratta della quarta invasione negli ultimi 50 anni, l'ultima nel 2006. Nelle prime ore della mattinata, però, si inseguono voci contrastanti circa la natura dell'operazione di terra.
Poco dopo Hagari è il collega speaker in lingua araba a riferire di aspri combattimenti in corso oltre la linea blu, invitando i civili a "non guidare veicoli a sud del fiume Litani". Già nella notte le agenzie di stampa libanesi segnalano massicci attacchi d' artiglieria pesante: nel mirino il campo profughi palestinese alla periferia di Sidone, lungo la costa.
L'obiettivo è il leader delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, che sarebbe riuscito a fuggire a differenza del figlio, morto sotto le macerie. Almeno 13 le vittime. Colpite da raid aerei le zone collinari attorno alla capitale, Beirut, e diverse postazioni di Hezbollah nei governatorati meridionali, in particolare nell'area di Nabatiye