L'annuncio all'apertura della conferenza sul futuro del Libano, mentre Beirut subiva i raid più violenti dall'inizio della guerra
di Isabella JoscaRaid su Beirut, i più violenti dall'inizio della guerra, almeno 17 attacchi aerei israeliani che hanno colpito diversi obiettivi: siti militari di Hezbollah, compresi depositi di armi, ma anche un'emittente tv filo-iraniana, i cui uffici erano vuoti da tempo. Bombardamenti in Siria e a Gaza, dove oltre 200 sospetti terroristi sono stati arrestati e un dipendente dell'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi è stato ucciso, la sua auto centrata da un missile. "Il Medioriente è sull'orlo di una guerra su vasta scala, è necessario avviare subito un processo politico completo per un accordo": le parole, paradossalmente, sono di Vladimir Putin, intervenuto al vertice dei Brics in corso a Kazan, mentre a Parigi ha preso il via la conferenza sul futuro del Libano. "Agire è un dovere, la guerra tra Israele e Hezbollah deve finire al più presto", ha detto il presidente Macron nel suo intervento di apertura. Dalla Francia pacchetto di aiuti da 100 milioni per il Libano.