La colpa, spiega la meteorologa, è della circolazione atmosferica attualmente bloccata sopra l'Oceano Altlantico
"La situazione resterà instabile ancora per diversi giorni. Per il Nord Italia è ancora critica, quello che ci attende nelle prossime ore è sicuramente una tregua da queste piogge che spesso hanno impatti devastanti sui territori colpiti. Ci aspettano almeno 48 o 72 ore di stabilità da Nord a Sud con le temperature che torneranno ad aumentare con valori abbastanza estremi superando la soglia dei 35 gradi in qualche caso anche ai 40". Così, la climatologa Serena Giacomin, intervistata a Tgcom24, delinea il quadro meteorologico che ci attende nelle prossime settimane.
"La Sicilia in particolare si trova in una situazione di grande siccità. Per il Nord possiamo parlare di una tregua perché già nelle fine settimana arriverà un’altra perturbazione e avremo ancora a che fare con delle piogge che non dovrebbero essere così accanite ma con temporali anche di forte intensità. Anche la prima settimana di luglio si preannuncia ancora così altalenante con delle fasi piovose al nord" prosegue Giacomin.
"Per il momento abbiamo una circolazione atmosferica bloccata e questo blocco che si trova in questo momento sull’Atlantico fa sì che si crei una sorta di scivolo, un corridoio aperto tra l’oceano e il Nord Italia che non vede questa alta pressione consolidata e quindi continua a mantenere questa dinamicità atmosferica e instabilità. Questa situazione di blocco riguarda anche le nostre regioni meridionali perché in zone come la Sicilia persiste l’assenza di precipitazioni ed è questa la faccia più pericolosa e più preoccupante dell’estremizzazione climatica. Il fatto che ci si ritrovi nello stesso territorio sebbene a diverse latitudini a vivere situazioni climatiche estreme ed entrambe le condizioni ci mettono in una condizione di rischio e di disagio" spiega ancora la climatologa.
Infine, conclude Serena Giacomin "Abbiamo anche le incursioni dell’anticiclone subtropicale che fa sì che quando le temperature aumentano di netto e quindi si crea questo effetto 'colpo di frusta climatico' a causa cioè dell’estremizzazione climatica ci si ritrova troppo spesso a vivere delle situazioni estreme tra di loro in poco tempo. Adesso ad esempio il Nord ha vissuto un breve periodo di forti piogge e temperature al di sotto della media. Ecco quindi che quando l’alta pressione si andrà a consolidare con l’anticiclone le temperature si faranno asfissianti. Una situazione simile a quella dell’estate 2023 che aveva registrato picchi oltre i 40 gradi al Sud e spesso temporali e grandinate al Nord".